TITOLI ALTERNATIVI – Geocarta Nautica Universale di Giovanni Vespucci – Turin World Map – Planisphère de Turin – Planisferio de Turín – Planisphäre aus Turin.
DESCRIZIONE FISICA – Mappa in pergamena, formato 1120 x 2620 mm – composta da 6 fogli uniti insieme.
ORIGINE – Spagna (forse Siviglia).
DATAZIONE – XVI secolo (1523).
COLLOCAZIONE ATTUALE – Il planisfero è oggi conservato nella Biblioteca Reale di Torino, con la segnatura Mss. Vari III 175.
GENERE – Geografia / Mappe.
CONTENUTO – La mappa è stata realizzata l’anno successivo la conclusione della spedizione di Magellano-Elcano (10 agosto 1519 – 8 settembre 1522), la prima spedizione di circumnavigazione della Terra inizialmente capitanata da Ferdinando Magellano (n. 1480, m. 1521), ma il cui comando passò a Juan Sebastián Elcano (n. ca. 1486, m. 1526) a seguito della morte di Magellano nell’aprile del 1421. La mappa mostra quindi le più recenti scoperte dei due navigatori al servizio della Corona spagnola. Vi si notano in particolare la rappresentazione di quello che verrà poi chiamato Stretto di Magellano, attraversato per la prima volta da un natante proprio nel corso della spedizione, e quella delle isole Molucche – le leggendarie Isole delle Spezie – sul bordo sinistro della carta. Lo scopo della spedizione era stato quello di raggiungere le Indie orientali passando da ovest. La rappresentazione delle Molucche sul lato sinistro della carta voleva quindi significare la diretta conseguenza di quell’obiettivo raggiunto: che le isole Molucche – fortemente contese tra Spagna e Portogallo – facevano parte dell’emisfero occidentale che il papa aveva assegnato alla Spagna. Il planisfero di Torino è il più antico esemplare oggi conosciuto di Padrón Real, la carta ufficiale – e segreta – del mondo, che veniva utilizzata per la realizzazione delle carte a bordo delle navi spagnole durante il XVI secolo.
LINGUA – Latino.
CARTOGRAFO – Il planisfero di Torino è generalmente attribuito a Giovanni Vespucci (n. 1484, m. post-1524), nipote di Amerigo Vespucci (n. 1451, m. 1512) e piloto real dal 1512 al 1525 della Real Audiencia y Casa de la Contratación de Indias. La Casa de Contratación era una istituzione della Corona spagnola fondata nel 1503 per controllare i commerci tra la Spagna e le nuove colonie. La carica di piloto real affiancava quella di piloto mayor, il funzionario che – tra gli altri compiti – aveva quello di tenere aggiornato il Padrón Real, di cui poteva rilasciare copie autorizzate. Alcuni studiosi ritengono che il planisfero di Torino non sia stato realizzato da Giovanni Vespucci, ma piuttosto da Nuño García de Toreno (n. ?, m. 1526), un altro impiegato della Casa de Contratación.
STILE – Rinascimentale.
Scheda tecnica: Illuminated Facsimiles
Planisfero di Torino
EDIZIONE IN FACSIMILE
Riproduzione a colori a grandezza naturale dell’intero documento originale – Il facsimile riproduce il più fedelmente possibile le caratteristiche materiali del documento originale allo scopo di sostituirlo nella ricerca scientifica e nelle raccolte del collezionista bibliofilo. La rifilatura e la composizione delle carte riproducono il profilo e la fascicolazione del documento originale.
Editore – Priuli & Verlucca Editori (Scarmagno, 2010).
Distribuzione – Il facsimile è stato distribuito in Italia da Editalia – Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (Roma).
Tiratura limitata – Tiratura di 699 copie con numerazione araba 1/699 per la distribuzione mondiale. Altri 50 esemplari con numerazione romana I/L sono stati riservati all’Editore.
Supporto e stampa – Il facsimile è composto da 6 tavole – come nella mappa originale – montate insieme su una tela di rinforzo. Bordi rifilati a mano, stampa a 7 colori più oro in lamina, verniciatura finale.
Commentario – Il facsimile è accompagnato da un commentario in due volumetti – in italiano e inglese – di formato 10 x 13 cm, collocati all’interno di un cofanetto ad astuccio. Premesse di Maurizio Fallace e Liliana Pittarello, introduzione di Clara Vitulo. Lo studio è di Corradino Astengo.
Cofanetto – La mappa è avvolta intorno ad un’anima di cartone, ricoperta da un panno con due nastrini in raso e inserita in un cofanetto cartonato rivestito in tela blu.
Copyright foto: Editalia – Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato