DESCRIZIONE FISICA – Codice cartaceo, formato 293 x 215 mm, 35 carte (70 pagine), 4 carte di guardia.
LEGATURA – Coperta in pelle marrone.
ORIGINE – Italia (Veneto).
DATAZIONE – XV secolo (ca. 1440).
COMMITTENZA E PROPRIETARI – Il manoscritto è stato forse commissionato da Leonello d’Este (n. 1407, m. 1450), ma resta comunque un’ipotesi non avvalorata da prove definitive. Nel XVIII secolo entra nella biblioteca del marchese padovano Tommaso Obizzi del Catajo (n. 1750, m. 1802), ultimo erede della famiglia. In assenza di eredi, il Castello del Catajo – al cui interno l’ingente patrimonio comprendeva anche la ricca biblioteca – passò al duca di Modena Ercole III d’Este (n. 1727, m. 1803). Questo passaggio di proprietà non comportò tuttavia nessuno spostamento e il codice rimase all’interno della collezione collocata nel castello.
COLLOCAZIONE ATTUALE – Nel 1817 il manoscritto viene spostato nella Biblioteca Estense di Modena. Nel 1882 la Biblioteca Estense viene trasferita nella nuova sede del Palazzo dei Musei, seguita pochi anni più tardi dalla Biblioteca Universitaria. Già dal momento del trasferimento nella nuova sede le due biblioteche conobbero una fusione di fatto, mantenendo però una duplicità amministrativa durata fino al 1995, quando è stata ufficilamente istituita la Biblioteca Estense Universitaria. Il Liber Physiognomiae trova oggi collocazione all’interno della Biblioteca Estense Universitaria sotto la segnatura Ms. Lat. 697 = α.W.8.20.
GENERE – Trattati / Libri secolari, Astronomia / Astrologia, Medicina / Botanica.
CONTENUTO – Il Liber Physiognomiae è una raccolta di trattati medici e astrologici risalenti al Medioevo, riuniti e rivisitati in età umanistica da autore ignoto e secondo una modalità eterogenea. Le prime carte sono incentrate sulla descrizione dei giorni e delle stagioni. Seguono dodici pagine dedicate ai segni dello zodiaco, dove vengono delineati il carattere e gli eventi nella vita delle persone a seconda del periodo di nascita. Le parti centrale e finale del codice comprendono tavole genealogiche, interpretazioni astrologiche del sogno biblico del profeta Daniele e i suggerimenti medici di Pietro d’Abano (n. ca. 1257, m. 1316), le cui lezioni nel primo Trecento all’Università di Padova si rivelano come le fonti dirette o ispiratrici del codice. Da segnalare le due volvelle che occupano il recto della seconda carta di guardia frontale e il recto della prima carta di guardia finale. La prima serve a determinare la latitudine, la seconda a calcolare l’ora dell’alba e del tramonto.
LINGUA – Latino.
SCRITTURA – Gotica.
COPISTI – Il codice è opera di tre differenti copisti, rimasti tuttavia ignoti.
DECORAZIONE – Ciascuna delle dodici pagine dedicate ai segni zodiacali è miniata con disegni ad acquerello. Lo schema riccorrente comprende la rappresentazione del segno zodiacale in cima alla pagina e nel bas de page delle scene miniate con la personificazione dei pianeti e l’influsso degli astri sul genere umano.
MINIATORE – Le dodici tavole sono opera di un miniatore ignoto, tuttavia riconducibile alla scuola di Antonio di Puccio Pisano, detto Pisanello (n. ante 1395, m. ca. 1455). Prevale l’attribuzione a un artista patavino, anche per i diretti riferimenti agli affreschi di Guariento di Arpo (n. 1310, n. 1370) nella Chiesa degli Eremitani.
STILE – Rinascimentale.
LINK ESTERNI – Biblioteca Estense Universitaria (manoscritto digitalizzato).
Scheda tecnica: Illuminated Facsimiles, Il Bulino edizioni d’arte
Lionello
EDIZIONE IN FACSIMILE
Riproduzione a colori a grandezza naturale dell’intero documento originale – Il facsimile riproduce il più fedelmente possibile le caratteristiche materiali del documento originale allo scopo di sostituirlo nella ricerca scientifica e nelle raccolte del collezionista bibliofilo. La rifilatura e la composizione delle carte riproducono il profilo e la fascicolazione del documento originale. La rilegatura potrebbe non corrispondere a quella del documento originale così come si presenta nel momento attuale.
Editore – Il Bulino edizioni d’arte (Modena, 2000).
Collana – Ars Illuminandi.
Tiratura limitata – 999 copie.
Supporto – Il facsimile è stampato su carta «Accademia» Fabriano, che richiama il supporto cartaceo dell’originale.
Legatura – Legatura in pelle di vitello con impressioni a secco.
Commentario – Volume di commento in brossura, 64 pagine. Contiene l’integrale trascrizione del testo latino con la relativa traduzione, a cura di Paola Di Pietro Lombardi. I saggi sono di Paola Di Pietro Lombardi, Leandro Ventura e Daniele Bini.
Cofanetto – Il facsimile ed il commentario sono custoditi in un cofanetto.
ISBN – 978-88-86251-39-6.
Copyright foto: Illuminated Facsimiles, Il Bulino edizioni d’arte