Historia Plantarum

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Historia Plantarum

TITOLI ALTERNATIVI – Tacuinum Sanitatis – Enciclopedia Medica di Venceslao IV di Boemia – Medizinische Enzyklopädie Kaiser Wenzels.
DESCRIZIONE FISICA – Codice in pergamena, formato 433 x 285 mm, 295 carte (590 pagine).
LEGATURA – Non si hanno tracce della legatura originale del XIV secolo. La legatura ottocentesca in pelle marrone è stata sottoposta a restauro nel 1999-2000. La coperta attuale in velluto verde su tavole in legno di faggio è stata eseguita dall’Istituto Centrale di Patologia del Libro (ICPAL) di Roma.
ORIGINE – Italia (Milano).
DATAZIONE – Fine del XIV secolo (1396-1400).
COMMITTENZA E PROPRIETARI – Il manoscritto è stato eseguito presso la corte di Gian Galeazzo Visconti (n. 1351, m. 1402), come dono per Venceslao di Lussemburgo detto il Fannullone (n. 1361, m. 1419), re di Boemia con il nome di Venceslao IV dal 1363 alla sua morte. L’aquila di Venceslao è raffigurata alla c. 21r. La stessa aquila compariva anche nello stemma sul fondo della c. 1r, ma è stata successivamente coperta. Nel XV secolo il codice divenne parte della biblioteca di Mattia Corvino detto il Giusto (n. 1443, m. 1490), re di Boemia dal 1469. L’appartenenza a Matteo Corvino è testimoniata dallo stemma alla c. 1r, che è stato dipinto sopra l’aquila di Venceslao IV, di cui tuttavia si intravede ancora la sagoma. Altri possibili proprietari del manoscritto sono stati il medico portoghese Rodrigo da Fonseca (n. 1550, m. 1622) ed il cardinale Girolamo Casanate (n. 1620, m. 1700). Una probabile nota di possesso datata 1546 ma di difficile interpretazione compare alla c. 295v.
COLLOCAZIONE ATTUALE – Nel XVIII secolo il codice è stato acquisito dalla Biblioteca Casanatense di Roma, dove è tuttora conservato.
GENERE – Trattati / Libri secolari, Medicina / Botanica.
CONTENUTO – L’opera è di autore anonimo. Illustra e descrive le proprietà terapeutiche di molte piante, ma anche di animali e minerali. Non è quindi un semplice erbario medico ma una autentica enciclopedia di scienze naturali che restituisce un quadro importante delle conoscenze mediche e terapeutiche in Italia alla fine del Medioevo. Si tratta di un dono fatto eseguire per un destinatario prestigioso: è quindi un libro molto ricco, che per la sua sontuosità difficilmente uno speziale o un medico avrebbero potuto possedere.
LINGUA – Latino. Tra le numerose note a margine alcune sono in lingua ungherese, aggiunte da una mano posteriore.
SCRITTURA – Gotica.
COPISTA – Ad eccezione della c. 1r-v, il manoscritto è stato vergato da un’unica mano.
DECORAZIONE – Il manoscritto è riccamente decorato con oltre 500 miniature di piante (ad es. c. 98r, c. 197r e c. 226v), oltre 80 miniature di animali (ad es. c. 254v e c. 259r) e più di 30 miniature di minerali. Sono inoltre presenti scene di vita quotidiana e raffigurazioni di utensili. Solitamente le miniature occupano la parte superiore della pagina, ma sono numerose quelle che la riempiono quasi per intero. Troviamo infine iniziali di diversa fattura inserite all’interno di motivi architettonici o elementi decorativi fitomorfi, zoomorfi e antropomorfi.
ARTISTI – Il ricco apparato decorativo è attribuito per la gran parte a Giovannino de’ Grassi (n. 1350, m. 1398) e a suo figlio Salomone. Giovannino de’ Grassi guadagnò fama internazionale soprattutto come disegnatore e miniatore, ma fu anche architetto, scultore e pittore. Dal 1391 al 1398 lavorò come ingegnere alla costruzione e decorazione del Duomo di Milano. Per la raffinatezza del suo stile come miniatore si vedano il famoso Libro d’Ore eseguito sempre per Gian Galeazzo Visconti ed il Taccuino oggi conservato presso la Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo.
STILE – Gotico.
LINK ESTERNI – Biblioteca Casanatense (manoscritto digitalizzato) – Manus Online (scheda di dettaglio).

Scheda tecnica: Illuminated Facsimiles

Taccuinum – Tractatus de Herbis – Tratado Plantas Medicinales

EDIZIONE IN FACSIMILE

Riproduzione a colori a grandezza naturale dell’intero documento originale – Il facsimile riproduce il più fedelmente possibile le caratteristiche materiali del documento originale allo scopo di sostituirlo nella ricerca scientifica e nelle raccolte del collezionista bibliofilo. La rifilatura e la composizione delle carte riproducono il profilo e la fascicolazione del documento originale. La rilegatura potrebbe non corrispondere a quella del documento originale così come si presenta nel momento attuale.
EditoreFranco Cosimo Panini Editore (Modena, 2002).
Collana – Biblioteca Impossibile.
Tiratura limitata – Tiratura unica e irripetibile di 750 copie complessive per tutto il mondo, contrassegnate con numerazione araba da 1 a 750. L’Editore garantisce che non saranno realizzate ulteriori copie.
Certificato di autenticità – Il certificato al colophon con impresso il numero di copia è autenticato dall’Editore e dalla Biblioteca Casanatense.
Legatura – Coperta in velluto verde con bindelle e perni di chiusura, cantonali con borchia a forma convessa su entrambi i piatti, rosone centrale sul piatto anteriore.
Commentario – Commentario in italiano composto da un CD-ROM e due tomi, formato 24 x 31 cm, oltre 780 pagine complessive, tavole a colori e in b/n. Testi di Angela Adriana Cavarra, Vera Segre Rutz, Annamaria Torroncelli, Isabella Ceccopieri, Carlo Federici, Mauro Di Vito. Traduzione del testo manoscritto in italiano moderno di Ennio Lazzarini.
Cofanetto – Il facsimile è custodito in un cofanetto verde in legno con cinghia di chiusura in pelle.

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